QN “Otto anni senza Mario Luzi: oltre il ricordo”

Firenze, 22 febbraio 2013 – Articolo pubblicato su “La Nazione” di oggi → Articolo originale

Otto anni senza Mario Luzi: oltre il ricordo

di Marco Marchi

Otto anni senza Mario Luzi, ma ricordarlo riempie di gioia. Ci restano, dopo quel 28 febbraio del 2005, i suoi versi straordinari; ci resta il suo esempio, l’umana fiducia che attraverso quei testi mirabili ci comunica.

Ci saranno giovedì 28 a Firenze, in Palazzo Vecchio, la premiazione del concorso-scuola «Firenze per Mario Luzi» (vi prende parte anche «La Nazione») la mattina e un ricordo del poeta nel pomeriggio, ma tra gli omaggi anniversari previsti si annuncia di rilievo anche quello fissato per sabato 2 marzo alla Pieve Romanica di Pruno di Stazzema: un incontro congiuntamente organizzato dall’Associazione svizzera «Mario Luzi Poesia del mondo» di Mendrisio, dal «Centro Studi Mario Luzi La Barca» di Pienza e dal Comune ospite, cui parteciperanno fra gli altri, oltre il figlio del poeta Gianni Luzi, Paolo A. Mettel, Nino Petreni, Stefano Verdino, Marco Nereo Rotelli e l’attore Sandro Lombardi.

Ricordare Mario Luzi a Stazzema assume un significato pregnante, se è stato lui ad individuare con tempestività e chiarezza il sostanziale problema storico dell’arte moderna nel confronto drammaticamente impostosi tra le ragioni del frammentario, del disgregato, del tragico e del violento, e quelle dell’armonico, dell’unitario. Ed è stata la sua poesia a condannare con fermezza ogni evento della Storia all’insegna della «disumanità», dell’allontanamento dalla strada «naturale» destinata all’uomo nel suo passaggio nel mondo.

Luzi rimane così l’insostituibile messaggero di una vicenda di «creazione incessante» fra dolore e speranza: da testimone e profeta del «giusto della vita», da insigne poeta e da umile personaggio partecipe dell’«opera del mondo».

P.S. Anche a Mendrisio si ricorderà prossimamente Mario Luzi: il 7 marzo, con un recital dal titolo Anima del mondo interpretato dall’attrice Sara Borsarelli, testo scenico di chi scrive tratto da Frasi e incisi di un canto salutare, musiche di Richard Strauss. L’evento è promosso da «Presenza Sud» in collaborazione con l’Associazione «Mario Luzi Poesia del mondo».

Sia detto

Sia detta per te Firenze,
questa nuda implorazione.
Si levi sui tuoi morti,
sulle tue molte macerie,
sui tuoi molti
visibili e invisibili tesori
lesi nella materia,
offesi nell’essenza,
sulle tue umili miserie
ferma, questa preghiera,
I santi della tua storia
e gli altri, tutti,
della innumerabile corona
la portino in alto,
le soffino spirito e potenza,
ne cingano d’assedio
le stelle, i cieli,
le superne stanze:
«giustizia non ti negare
al desiderio degli uomini,
scendi in campo, abbi la tua vittoria!»

Sia detta a te, Firenze,
questa amara devozione:
città colpita al cuore,
straziata, non uccisa;
unanime nell’ira,
siilo nella preghiera.
Vollero accecarti, essi,
della luce che promani,
illumina tu, allora,
col fulgore della collera
e col fuoco della pena
loro, i tuoi bui carnefici,
perforali nella tenebra
della loro intelligenza, scavali
nel macigno del loro nero cuore.
Sii, tra grazia e sofferenza,
grande ancora una volta,
sii splendida, dura
eppure sacrificale.
Ti soccorra la tua pietà antica,
ti sorregga una fierezza nuova.
Sii prudente, sii audace.
Pace, pace, pace.

(Sia detto, in L’opera poetica)

Mario Luzi