Pasqua, ora, nuovamente,


Pasqua, ora, nuovamente,
festosa pigolante
negli alberi del mondo,
fredda,
ruvido-erbata
qui, ma erompe
in chiarità,
tempra in azzurro
ed ametista
la lontananza delle sue colline.
Non è fuga quella
laggiù all’orizzonte
e neppure inseguimento. S’apre
a sé risorta
la terra dopo il gelo
e dopo il travaglio,
si corre incontro, da sé
a sé, si estende in un abbraccio
avido alla sua infinità
o corre in quelle linee
l’onda
leggera e travolgente
della resurrezione, si propaga,
trabocca la sua vinta angoscia,
e la riconsacrata sua potenza?

Mario Luzi Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini (1994)

Auguri a tutti di serena Pasqua