Mario Luzi: l’anniversario, il centenario, l’opera. Articolo di Marco Marchi su QN

Mario LuziFirenze, 28 febbraio 2014 – Articolo pubblicato su “QN” di oggi.

Mario Luzi, un anno dedicato al grande poeta

Nove anni senza Mario Luzi. Aveva appena fatto in tempo, quella mattina del 28 febbraio 2005 in cui il poeta ci ha lasciati, ad accendere com’era sua abitudine la radio che teneva vicino al letto, per entrare proprio così, per via di notizie e quotidiani aggiornamenti, in quella vicenda del mondo che tanto lo affascinava e tanto lo preoccupava.

Il reale come «dramma», il reale come «enigma», secondo la sua poetica, partecipandovi come uomo e come artista, in linea con quelle implicanti evoluzioni interne della sua straordinaria carriera letteraria che già all’altezza del 1963, l’anno di Nel magma, avevano segnato una piena, matura e del tutto personalizzata accoglienza del modello dantesco.

Una lirica, da allora in poi, singolarmente inclusiva e aperta ad ogni accadimento, fuori dagli angusti confini di una mera confessione dell’io. Una lirica, al contrario, dentro la realtà magmatica, visibile ed invisibile, dell’esistente, mediante assestamenti e ribaltamenti espressivi rivelatisi necessari in chi pur era stato l’ispirato poeta-principe dell’ermetismo: quell’ermetismo che proprio a Firenze, com’è noto, aveva celebrato i suoi fasti, siglando, con le sue solitudini e le sue raffinate profondità di canto, storiche disappartenenze ed incondivisibilità.

Nove anni senza Mario Luzi, ma con la sua opera, con la sua eredità più preziosa e certa che l’anno centenario in corso (Luzi nacque il 20 ottobre 1914) non mancherà di onorare ad ogni livello: dalla valorizzazione del patrimonio archivistico e documentario che nella sua parte più qualificante è stato destinato dalla Regione Toscana all’Archivio contemporaneo del fiorentino Gabinetto Vieusseux alla promozione e all’approfondimento della sua vastissima produzione poetica e letteraria.

Un’opera di levatura internazionale che nel corso del 2014 sarà oggetto di convegni, incontri, letture, pubblicazioni e mostre, secondo fitti programmi partecipativi già adesso in gran parte esibiti nel sito dedicato al centenario voluto dall’Associazione svizzera «Mario Luzi-Poesia del mondo» di Paolo A. Mettel.

Iniziative che investiranno non solo i luoghi deputati della biografia del poeta come Firenze, Siena e Pienza, ma anche Milano, Roma e Parigi; manifestazioni e omaggi che nel loro complesso dimostreranno come il messaggio di Luzi, garantito dalla compiutezza dell’arte, continui mirabilmente a valere e ad accrescersi.

Fonte: blog.quotidiano.net, di Marco Marchi

P.S. Firenze ricorda oggi Mario Luzi con più iniziative e tra esse due che considero particolarmente significative e alle quali ho l’onore di prendere parte: la premiazione in Palazzo Vecchio, al mattino, del concorso rivolto a tutti gli studenti della Toscana Firenze per Mario Luzi (ne parleremo domani); la seconda, nel pomeriggio, al Suc delle Murate, con la presentazione del documentario In Toscana. Un viaggio in versi con Mario Luzi, realizzato in occasione del centenario della nascita del poeta con il contributo della Regione Toscana (il trailer fra gli allegati).

Sia detto

Sia detta per te, Firenze,
questa nuda implorazione.
Si levi sui tuoi morti,
sulle tue molte macerie,
sui tuoi molti
visibili e invisibili tesori
lesi nella materia,
offesi nell’essenza,
sulle tue umili miserie
ferma, questa preghiera.
I santi della tua storia
e gli altri, tutti,
della innumerabile corona
la portino in alto,
le soffino spirito e potenza,
ne cingano d’assedio
le stelle, i cieli,
le superne stanze:
«giustizia non ti negare
al desiderio degli uomini,
scendi in campo, abbi la tua vittoria!
Sia detta a te, Firenze,
questa amara devozione:
città colpita al cuore,
straziata, non uccisa;
unanime nell’ira,
siilo nella preghiera.
Vollero accecarti, essi,
della luce che promani,
illumina tu, allora,
col fulgore della collera
e col fuoco della pena
loro, i tuoi bui carnefici,
perforali nella tenebra
della loro intelligenza, scavali
nel macigno del loro nero cuore.
Sii, tra grazia e sofferenza,
grande ancora una volta,
sii splendida, dura
eppure sacrificale.
Ti soccorra la tua pietà antica,
ti sorregga una fierezza nuova.
Sii prudente, sii audace.
Pace, pace, pace.

Mario Luzi

(1993; da Sia detto, in L’opera poetica)