L’Associazione di nuovo al Vieusseux per il 13° anniversario della scomparsa di Mario Luzi

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Sala Ferri, 8 marzo 2018, ore 17.30
‘Dal dicibile…’ versi e pensieri, a cura di Stefano Verdino e Paolo Andrea Mettel, Metteliana, 2018

Buonasera, benvenuti, sono lieta di portare il saluto del Gabinetto Vieusseux per questa serata nel nome di Mario Luzi nella ricorrenza del 13° anniversario della scomparsa del grande poeta fiorentino che, ricordo, si spense a Firenze il 28 febbraio 2005 all’età di 91 anni. Un’occasione che abbiamo promosso su invito dell’Associazione Mendrisio Mario Luzi Poesia nel mondo e in particolare del suo presidente Paolo Andrea Mettel, che ringrazio molto, il quale ha voluto ricordare anche questo anniversario allestendo una pubblicazione curata insieme a Stefano Verdino. Un libro dove coabitano testi antichi e recenti, in versi o in prosa, editi, inediti o dispersi, dove ritroviamo, in sequenza cronologica, le plaquettes che, sempre grazie all’Associazione, hanno scandito per un decennio gli anniversari luziani. Raccogliendo anche, in una specifica Appendice, alcuni articoli comparsi tra il 2010 e il 2015 sulla stampa (“Corriere della sera”, “Il sole 24 ore”) di autori diversi (anche di Luzi stesso), tra cui l’intensa e bellissima testimonianza del cardinale Gianfranco Ravasi nell’anno del centenario della nascita del poeta (2010/2014), che apriva con il ricordo di una passeggiata sul Lungarno a Firenze, al crepuscolo, durante la quale Luzi notò che la maggior parte delle finestre aveva il riquadro azzurrognolo del televisore acceso, commentando: “Ecco, sono lì davanti a quello schermo con le mani alzate in segno di resa o di adorazione”; e subito dopo aggiungeva un’osservazione che il cardinale ricordava frequente da parte di Luzi: “C’è oggi un difetto di parola e un eccesso di parole”. Un’affermazione che direi sottostà perfettamente a questo nuovo contributo luziano che tutto ruota sul senso della parola poetica sempre in ascolto, come auspica il verso che dà il titolo alla raccolta, “Mai il dicibile / sia stato tutto detto, mai”.
Al Vieusseux siamo particolarmente lieti di ospitare questo prezioso omaggio nel nome di Luzi, così come lo fummo pochi mesi fa quando tenemmo a battesimo in questa sala “Luziana”, Rivista internazionale di studi su Mario Luzi e il suo tempo, ideata e realizzata sempre dagli amici che sono con noi questa sera. Per l’Istituto è tra l’altro un ulteriore modo di valorizzare una documentazione che abbiamo avuto il privilegio di poter conservare nel nostro Archivio Contemporaneo, mi riferisco al Fondo Luzi, alle carte e ai libri del poeta che dal marzo 2015 sono approdati, grazie alla volontà di Gianni Luzi e per il tramite della Regione Toscana, in palazzo Corsini Suarez, sede del nostro Archivio, dove sono in corso le operazioni di ordinamento e catalogazione, come abbiamo potuto recentemente mostrare anche a Gianni Luzi, che permetteranno di mettere a disposizione degli studiosi una memoria che in quel contesto, con il sostegno di tutti, troverà, ne sono sicura – per usare ancora le parole del poeta – “un’opportunità più autentica di colloquio”.

Gloria Manghetti
Direttore del Gabinetto Vieusseux

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