L’inedito “Si stese” in anteprima per il Corriere della Sera

Sarà presentata sabato a Mendrisio nel settimo anniversario della morte una poesia inedita di Luzi sulla «domenica di neve»

Si stese/nel paese una muta/domenica di neve./Disparve ogni visibile/segnale di creature/in quell’unico biancore./Si spense/la molteplicità, si sfece/il variopinto/del mondo, della scena./L’essere si riprese/ogni apparenza,/fu solo con sé,/con la sua essenza./Che cosa restò fuori/dall’incontaminato albore?/I casi della storia o i segni/della nostra vanagloria?/La vita però era/prima e dopo di sé. Era.

L’Associazione Mendrisio Mario Luzi Poesia del Mondo (www.marioluzimendrisio.com) il 17 marzo alle 17.30 nella sala del consiglio comunale di Mendrisio ricorderà il settimo anniversario della scomparsa del poeta con la presentazione di una plaquette (tirata in 160 copie finemente stampate su carta Amalfi Amatruda) contenente l’inedito Si stese, che qui viene pubblicato in anteprima per concessione dell’Associazione e del figlio Gianni Luzi. La plaquette, che raccoglie il terzo inedito uscito a Mendrisio (fa parte della serie «Metteliana», la collezione di opere realizzata dal bibliofilo e imprenditore svizzero Paolo Andrea Mettel), oltre la trascrizione del testo offre anche l’anastatica dell’autografo.

Accanto all’inedito di Luzi, in questa plaquette si legge un breve scritto di Stefano Verdino (professore di Letteratura italiana all’Università di Genova), il massimo specialista dell’opera del poeta toscano, che ha curato nel 1998 il «Meridiano» Mondadori dedicato a questo autore.

Nel piccolo e intenso saggio egli inquadra l’inedito — risalente al 2003 — nell’opera e nelle stagioni poetiche di Luzi. Il quale in quel tempo era giunto — per usare le parole del medesimo Verdino — a scegliere come soggetto della poesia, «per lo più un pronome, al centro o alla fine di un ritmo verbalmente scolpito tra incalzare, incisi e interrogativi». Infine, va precisato che i versi inediti si trovavano in un’agenda del Banco di Sicilia. La poesia è stata posta sotto un segno «x», «ma senza esplicita approvazione», sottolinea Verdino, «diversamente da quella a fronte, siglata con un “sì” sottolineato».

La plaquette verrà distribuita in un’occasione particolare: durante uno degli incontri culturali programmati dall’Associazione. Sabato prossimo, alle 17.30, sarà ospite Anne Cheng, del College de France. È una delle massime studiose al mondo di filosofia cinese ed è stata invitata per parlare delle «Emozioni della libertà». O meglio, terrà una relazione—in italiano—su come sia possibile tradurre in cinese la parola libertà.

R.C.

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