Presentazione di “Autoritratto” e di “Luziana”

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È un onore per l’Associazione Mendrisio Mario Luzi Poesia del Mondo presentare due fiori all’occhiello: l’Autoritratto (a cura di Paolo Andrea Mettel e Stefano Verdino), per la prima volta annotato dalla sottoscritta Paola Baioni,* oltre che «LUZIANA. Rivista internazionale di studi su Mario Luzi e il suo tempo».
L’Autoritratto, fortemente voluto da Mettel, è caratterizzato da un taglio didascalico, «a misura di studente» (gli studiosi dispongono di altro materiale). Nella mia pluriennale esperienza di insegnamento universitario, ho toccato con mano la difficoltà degli studenti ad accostarsi a una poesia non certo facile, ma estremamente profonda e «degna di ottenere udienza presso l’odierno lettore». Non solo. A volte capita che qualche maldestro curatore propone una o due poesie (tra le più difficili) su un’antologia, che dovrebbero essere esemplificative della produzione luziana, e che invece sono adatte per un pubblico di “addetti ai lavori”. Per comprendere Luzi serve una conoscenza a trecentosessanta gradi: occorre aver ben presenti sia le poesie sia la critica, la prosa, la saggistica, le traduzioni e il teatro. L’Autoritratto ha proprio lo scopo di rendere accessibile l’opera luziana anche ai neofiti, non solo e non sempre in età scolare. Il Presidente dell’Associazione di Mendrisio è riuscito a vincere la naturale resistenza del poeta, che è sempre stato restìo a lasciare un’immagine di sé, nel timore di consegnare ai posteri qualcosa di troppo restrittivo, rispetto al suo pensiero, infinitamente nobile e profondo; dobbiamo ringraziare Paolo Mettel per il “dono” di Autoritratto, più volte edito, e ora anche annotato. Leggere Luzi è come rileggere Dante, come rileggere San Paolo, San Giovanni, Sant’Agostino (e si potrebbe continuare con un lungo elenco). Luzi discioglie il suo linguaggio in tutte le fibre del linguaggio dantesco e lo fa rinascere “altro”. Uomo che non ha mai ceduto al disincanto, nonostante tutto, è poeta della speranza – virtù teologale che accompagna anche l’opera del “padre Dante”.
L’altro fiore all’occhiello che ci fregiamo di presentare è il primo fascicolo di «LUZIANA», edita dagli Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali di Pisa-Roma. La rivista (annuale) ha ovviamente lo scopo di diffondere nel mondo (e nella comunità scientifica) la PAROLA di Mario Luzi, ma ha pure una caratteristica peculiare che la contraddistingue: l’affetto per il poeta. Voluta, sognata e progettata dalla sottoscritta, in collaborazione con Paolo Mettel e Stefano Verdino, finanziata dall’Associazione Mendrisio Mario Luzi Poesia del Mondo, essa è una “creatura” di carta, dotata di quel soffio vitale che «etternalmente spira» dai versi di Luzi. Oltre ai saggi, alle traduzioni, alle testimonianze, ai testi inediti e rari, la rivista ospita scritti di autori che hanno avuto stretti rapporti con il fiorentino, e pure una preziosa rubrica bibliografica (curata da Stefano Verdino), che annualmente aggiorna sulla sterminata produzione del compianto poeta (e su ciò che si scrive su di lui). «LUZIANA», che arricchisce le biblioteche di tutto il mondo, vive anche grazie agli abbonamenti che vengono sotto- scritti, che ci si augura siano numerosi.
In questo periodo natalizio, mi sembra più che mai opportuno lasciare la parola a Luzi medesimo, con alcuni versi di una splendida poesia dedicata a Cristo che si fa bambino, nel grembo di Maria, per salvare ciascuno di noi: l’«incarnazione – si ripara / dalla sua eternità sotto una gronda / umana, scende /nel più tenero grembo / verso l’uomo, nell’uomo…» [Non startene nascosto, in MARIO LUZI, Autoritratto, p. 220].
È con questi auspici di speranza (nessuna poesia, nemmeno nei momenti più difficili della storia e della vita di Luzi si chiude senza un’apertura alla speranza), che il poeta continua a parlare ai lettori, attraverso la sua PAROLA, che egli ama (e noi pure) proprio come VERBUM, come PAROLA VIVA.

Paola Baioni
*Docente di Letteratura italiana dell’Università degli Studi di Torino


Forse* le riviste di critica letteraria sono una realtà obsoleta, un recinto o una riserva per esigui studiosi, né sembrerebbe valere la pena farne ancora un’altra e nel nome di un poeta, come Mario Luzi, non certo incline alla clausura, ancorché accademica.

La scommessa e la sfida di questo annuario stanno nell’ambizione di costituire un appuntamento costante e articolato di quanto ha ruotato e ruota ancora intorno a quella sorta di costellazione che è l’opera di Luzi, tra poesia, teatro, prosa, saggistica, francesistica, critica cinematografica, critica d’arte, scritti di spiritualità, scritti civili e quant’altro, con una vasta gamma di intrecci e collaborazioni. Un mondo vasto per duplice estensione, cronologica (oltre settant’anni di attività) e di territorio letterario e culturale, meritevole ancora di esplorazione, scavo ed interpretazione.

Molti, certo, sono stati e sono gli studi su Mario Luzi, come il recente centenario ha mostrato (e come documenta il sommario di quelle molteplici iniziative nel volume Nel nome di Mario Luzi promosso dall’Associazione Mendrisio Mario Luzi Poesia del Mondo), ma proprio perché l’attenzione verso Luzi è ampia e variegata si è pensato di offrire agli studiosi e ai lettori appassionati una sede monografica, con cui cominciare più organicamente a dar conto di un vero e proprio cantiere di studi e ricerche, ma anche di testimonianze e inediti o rari.

Per questo si è pensato di configurare il nostro periodico in sezioni mobili e ricorrenti: i saggi in cui si presentano i contributi di interpretazioni ampie ed intertestuali, le letture mirate a focalizzare un testo o una sequenza, le note, che illuminano aspetti più specifici (la relazione con un artista, con un altro scrittore, con un luogo, ecc.). In una rubrica Archivio possono essere accolti sia edizioni di ‘rari’ luziani (apparsi su remoti giornali o periodici), sia inediti da epistolari e scritture varie. Si cercherà anche di documentare con le testimonianze memorie ed episodi biografici, meritevoli di una pubblica attenzione. Gli Appunti bibliografici offriranno in ogni numero lo specifico regesto bibliografico di una collaborazione di Luzi a giornali e riviste, quale contributo ad una bibliografia degli scritti che per vastità e dispersione non è finora stata intrapresa.

Infine, oltre a uno spazio riservato alle recensioni, – proprio per cercare di incrementare quel ‘vivo’ del fatto letterario che Mario ha sempre così avuto presente – in una sezione Per il battesimo si ospiteranno scritti e riflessioni sulla poesia di riconosciuti autori e artisti d’oggi, in qualche modo legati alla sua opera ed alla sua figura.

Paola Baioni, Paolo A. Mettel, Stefano Verdino

* Pagina introduttiva di Luziana