Il San Francesco di Max Ühlinger a Presenza Sud

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Mendrisio, 25 maggio 2014, inaugurazione della scultura di *Max Ühlinger – 1926, donata alla Fondazione Presenza Sud, riconoscente, dagli eredi dello scultore in memoria della moglie Emma Gobbi con il sostegno di Piermaria, Marusca e Federica Calderari, di Daniele Sulmoni e dell’Associazione Mendrisio Mario Luzi Poesia del Mondo.

Fotostoria ↓

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La nostra Associazione, rappresentata nel giorno dell’inaugurazione dal proprio presidente Paolo Andrea Mettel, è lieta di aver contribuito a sostenere economicamente l’iniziativa promossa dalla Fondazione Presenza Sud.

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L'opera di Max Ühlinger nella sua precedente collocazione (facciata Casa Rossa)

L’opera di Max Ühlinger nella sua precedente collocazione (facciata Casa Rossa)

L'opera di Max Ühlinger nella sua precedente collocazione (particolare)

L’opera di Max Ühlinger nella sua precedente collocazione (particolare)

Particolare della targa

Particolare della targa

San Francesco – la predica agli uccelli

“Avvicinandosi a Bevagna, giunse in un luogo Piandarca dove una moltitudine sterminata d’uccelli di varie specie s’eran dato convegno. Appena li vide, il Santo di Dio accorse tutto allegro e li salutò, come fossero dotati di ragione. Tutti gli uccelli erano in attesa e si voltavano verso di lui; e quelli sui rami, mentre egli si accostava, chinavano il capo per guardarlo. Quando fu in mezzo a loro, li esortò remurosamente ad ascoltare tutti la Parola di Dio, dicendo: “O miei fratelli alati, dovete lodare molto il vostro creatore: perché è stato lui a ricoprirvi di piume, a darvi le ali per volare, a concedervi il regno dell’aria pura, ed è lui che vi mantiene, liberi da ogni preoccupazione”. Mentre diceva loro queste e simili parole, gli uccelletti, gesticolando in meravigliosa maniera, allungavano il collo, stendevano le ali, aprivano il becco, guardandolo fisso. Ed egli passava in mezzo a loro, con mirabile fervore di spirito, e li toccava con la sua tonaca, senza che nessuno si muovesse dal suo posto. Finalmente, quando l’uomo di Dio, tracciando il segno della croce, diede loro la benedizione e il permesso, tutti insieme volarono via. I compagni, dalla strada, stavano a guardare lo spettacolo. Ritornato fra loro, l’uomo semplice e puro incominciò ad accusarsi di negligenza, perché fin allora non aveva mai predicato agli uccelli.“ San Bonaventura da Bagnoregio, Legenda Maior, XII, 12 – FF. 1206


*Biografia di Max Ühlinger Di origine sciaffusana (oriundo di Neunkirch per la precisione), nasce a Zurigo il 28 giugno 1894. Nel 1907 la famiglia trasloca a Basilea, dove l’adolescente completa gli studi, conseguendo la maturità federale. Nel 1913 s’inscrive alla facoltà di architettura del Politecnico di Zurigo e l’anno successivo ha il primo contatto con il Ticino, adempiendovi gli obblighi militari: passa così in rassegna gran parte del nostro territorio, dal Sottoceneri al Gambarogno alle valli alte, specialmente la Leventina che conosce a palmo a palmo e che diviene per lui una specie di miraggio, al punto che nel ’32 vi costruirà una baita nel verde silente di Rodenche, sopra Giof… Continua a leggere la biografia di Max Ühlinger sul → sito ufficiale